Lisbona, impressioni sulla capitale del Portogallo

Prima di partire per un viaggio mi piace aprire Google Maps e passeggiare virtualmente fra le strade che percorrerò una volta arrivata a destinazione. Studio attentamente la geografia del territorio ed i corsi d’acqua che bagnano le coste. A dire la verità Lisbona è una di quelle città di cui non conoscevo molto e alla quale non riuscivo a dare un’identità.

Una delle certezze che avevo era quella che si affacciasse interamente sull’Oceano Atlantico. Errore fatale. Il centro storico di Lisbona si affaccia sul fiume Tago (Tejo in portoghese) che si può facilmente scambiare per un mare. Basti pensare che in alcuni punti del suo estuario si allarga fino a 15 km! Le acque del fiume Tago si mischiano con quelle dell’Oceano nel punto in cui inizia il quartiere di Belém.

La torre di Belem
Il quartiere di Belem, dove il fiume Tago lascia il posto all’Oceano Atlantico

I ponti di Lisbona

Mi piace raccontare Lisbona come una città che vede il suo centro storico abbracciato da due ponti. Danno l’impressione di esser stati costruiti per proteggerla dalle acque fredde e profonde dell’Oceano Atlantico.

Il ponte Vasco de Gama, inaugurato nel 1998, è lungo 17,2 chilometri e si è guadagnato il titolo di ponte più lungo d’Europa. Ho avuto la fortuna di attraversarlo interamente in un suggestivo momento in cui l’arcobaleno colorava il cielo e sembrava unire una sponda del fiume all’altra!

Il ponte sospeso 25 de Abril, inaugurato nel 1966,  è lungo 2,28 chilometri ed è stato costruito dalla stessa compagnia che costruì il Golden Gate Bridge di San Francisco. Non l’avreste mai detto vero? Io per un attimo mi sono sentita in California e non sono riuscita a smettere di fotografarlo!

Questo ultimo collega Lisbona con la città di Almada, dove sorge l’imponente statua del Cristo Rei. La statua è alta più di 100 metri ed è ispirata alla statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro.

Il ponte 25 de Abril e il Cristo Rei, a destra, in una giornata nebbiosa

La cosa curiosa è che sia il ponte 25 de Abril (che in origine si chiamava ponte Salazar) che il Cristo Rei sono stati voluti dal dittatore Salazar che è rimasto al potere fino al 25 Aprile 1974. Sicuramente era un grande amante degli USA e del Sud America per voler riprodurre queste due meraviglie nella capitale portoghese!

Praça do Comércio, una delle piazze più grandi d’Europa

Impossibile non spendere due parole sulla piazza che più mi è piaciuta a Lisbona: Praça do Comércio, per l’appunto una delle piazze più grandi d’Europa. Anche qui non ho potuto fare a meno di notare la somiglianza con la Piazza dell’Unità d’Italia a Trieste. Lasciandosi alle spalle il quartiere Baixa, la piazza, di pianta quadrata, da un lato si apre sul lungofiume. Come succede nella città triestina è un’apertura che non ti aspetti e che ti lascia semplicemente disorientato di fronte a tanta bellezza. I tre lati rimanenti sono occupati da palazzi dove il colore predominante è il giallo.

La Praca do Comercio, fotografata dal castello di São Jorge, si affaccia sul fiume Tago

La Praca do Comercio, fotografata dal castello di São Jorge, si affaccia sul fiume TagoFino a quel momento non avevo mai trovato così tanti pezzi di mondo racchiusi in una sola città. Per conoscere Lisbona ci si lascia alle spalle il Brasile, si attraversa un po’ di California e si contempla il suo corso d’acqua con l’Italia alle spalle.

La capitale del Portogallo è una città che ti confonde, ti ruba un pezzo d’anima e non te lo torna più.

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